Un gruppo di ricercatori mi ha invitato a visitare il Vietnam: partirò fra non molto.
Tra la parola “Vietnam” e la parola “partirò” ho messo solo due punti. In realtà tra invito e decisione sono passati alcuni giorni durante i quali ho fatto qualche ricerca e qualche riflessione.
Anticipo subito che in questo post parlo di conferenze internazionali. Come Presidente del comitato italiano dei soci ICCA ho organizzato tre meeting annuali consecutivi in cui abbiamo discusso dei grandi vantaggi per il nostro Paese (l’Italia) di attrarre conferenze internazionali. Organizzatori e partecipanti se ne sono accorti, e le iscrizioni fioccano. È di questi giorni la notizia dell’acquisizione della GGN 2018 conference che porterà a Madonna di Campiglio 800 delegati a parlare dei Global Geoparks UNESCO.
Dunque, anche le conferenze “viaggiano” per il mondo, e l’Italia è tra le mete più ambite. Giocata la carta Italia, però, occorre dare una girata al mappamondo: ed ora?
Asia, appunto.
Cominciare ad esplorare il Vietnam mi sembra una buona idea. Finora è visto principalmente come una ambita destinazione turistica, seppur non dietro l’angolo. È in una buona posizione nella regione: Cina, Indonesia, Filippine, Giappone sono a poche ore di volo. Politicamente schierato, certo, ma più sicuro di molti altri paesi.
Perché non organizzarvi la prossima conferenza? Sarà un’ottima occasione per sviluppare relazioni con ricercatori della regione che, per vari motivi, difficilmente viaggiano in Europa o negli Stati Uniti.
Viceversa, con il blocco dei visti verso gli USA per chi ha sul passaporto il timbro dell’ingresso in Iran, il Vietnam potrebbe essere un ottimo terreno neutro di incontro.
Gli sponsor abituali potrebbero essere interessati ad una visibilità in Estremo Oriente, a supporto di programmi di espansione o semplicemente per indagini di mercato sul campo.
L’ICE, l’Agenzia italiana per l’internazionalizzazione delle imprese, racconta nella scheda Paese che in Vietnam abitano 90 milioni di persone. È un bel mercato.
Tra l’altro, in decisa espansione.
Protagonista di una nutrita rete di accordi di libero scambio (con Unione Euroasiatica, UE e TTP; in area ASEAN, con Cina, Corea, Giappone, India, Australia e Nuova Zelanda), il Vietnam è una “porta commerciale” proiettata su un massiccio bacino di consumatori.
Così riporta la scheda Paese Vietnam redatta congiuntamente da Enit e Ministero degli Esteri.
Potremmo scoprire presto che organizzare una conferenza in Asia è più facile di quanto si creda.
Se hai commenti, domande o suggerimenti, seguimi su Twitter, Linkedin e Facebook o su questo blog e ti terrò informato sui prossimi resoconti prima, durante e dopo il viaggio.