Mi chiedono una consulenza sul ritorno dell’investimento negli eventi. Comincio ad illustrare la metodologia Bizmaker® per “aumentare il ritorno sull’investimento negli eventi“.
Alla seconda giornata di consulenza, uno dei partecipanti (che chiamerò Tiziano) chiede la parola. Rivolgendosi ai collaboratori, esprime questo pensiero:
“Oltre ad imparare, ciascuno di noi, la metodologia Bizmaker®, dobbiamo fare in modo che questa abbia un impatto positivo sulla nostra azienda; dobbiamo cambiare qualcosa, adesso”.
Consulenza sul ritorno dell’investimento negli eventi
Valorizzo subito questo intervento aggiungendo: “Non sono certo qui per occupare qualche ora del vostro tempo e lasciare che tutto resti come prima. Tiziano ha ragione. Vediamo ora, insieme, qual è la procedura che più facilmente possiamo migliorare”.
Propongo quindi la modifica di uno dei processi, introducendo un nuovo passaggio (la condivisione scritta degli obiettivi dell’evento e dei criteri di misurazione). Al termine di questo nuovo passaggio introduco un nuovo momento di validazione da parte del responsabile.
È questo il senso della metodologia Bizmaker®: una consulenza sul ritorno dell’investimento. Lo scopo finale è creare valore per i clienti, osservando con attenzione come questo valore viene generato.
Questo fatto mi ha richiamato diversi episodi narrati in un un libro che sto rileggendo (“I 10 insegnamenti di Taiichi Ōno“, editore Franco Angeli). L’autore, Yoshihito Wakamatsu, racconta come l’inventore del metodo lean sfidasse i collaboratori a migliorarsi sempre.
In molte situazioni apparentemente immutabili occorre trovare la strada del cambiamento.
Il punto di partenza è domandarsi è quali sono gli obiettivi dell’azienda.
Da questi obiettivi nasce un sistema di valori, che si esprimerà in modalità di esecuzione delle attività. Occorre quindi domandarsi, poi, per ogni attività e per ogni processo, se questi generano valore per il cliente.
Creare valore per il cliente
Se non generano valore per il cliente, allora occorre eliminare o ripensare quelle attività o quel processo. Si genera così un nuovo flusso di attività che spinge tutti i collaboratori ad essere focalizzati sulla creazione di valore per il cliente.
L’intervento di Tiziano va esattamente in questa direzione: creare un nuovo modello organizzativo, migliore del precedente.
È possibile formalizzare (prevedere e descrivere in anticipo) ogni situazione? Naturalmente no, e dato che non è possibile prevedere tutte le varianti, occorre mettere in campo un leader. Il leader dovrà essere riconoscibile e riconosciuto, ed avrà la funzione di moderare il gruppo di lavoro.
Al termine della consulenza “Come misurare il ritorno dell’investimento negli eventi” scaturisce un nuovo modello funzionale (una definizione di chi fa cosa, quando e in dipendenza da quali eventi) oppure un modello per progetto (a seconda del tipo di organizzazione).
Tutto facile ed immediato? Non credo. Si tratta di immaginare un percorso.
Per capire quante variabili ci possano essere, ho trovato veramente utile il libro di Yoshihito Wakamatsu che ho poco sopra citato, e che consiglio vivamente di leggere.
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Photo credits: ITU pictures.